Champagne Alain Vesselle
Champagne
Bouzy
La famiglia Alain Vesselle si è stabilita da diverse generazioni a Bouzy, il famoso Grand Cru della Montaigne de Reims.
Gli antenati di Alain Vesselle lavoravano le vigne, negli anni ’60, Alain, erede di una linea di viticoltori, creò il proprio marchio di champagne, trasmettendo la sua passione per la vite e il vino al figlio Eloi, che l’ha trasmessa ai figli Guillaume, Antoine e Thibaud. Il bisnonno paterno di Alain Vesselle ha creato il suo marchio con il proprio nome intorno al 1930, esso partecipa attivamente alla fama di Bouzy e Champagne.
Nel 1946 sconfigge la crisi creata dalla fillossera e si unisce ad una associazione a tutela dell’ambiente e del territorio chiamata «ASSOCIATION VITICOLE CHAMPENOISE», ed un anno dopo diventa sindaco di Bouzy. Nel 1960 il testimone passa ad Alain Vesselle che crea il proprio marchio di Champagne, e dagli anni successivi inzia un importante processo di modernizzazione della cantina, investendo e acquistando nuovi macchinari sempre più moderni che gli permisero di affinare la tecnica di produzione ed elevare il livello del proprio marchio e dei propri prodotti. Tra gli anni ‘70 e ‘90 vengono fatti parecchi investimenti sul settore dell’enoturismo per far conoscere i prodotti e consolidare la fama e l’importanza non solo del marchio ma di tutto il territorio di Bouzy: progetto che raggiunge il culmine dagli anni 1995-2000 quando una edizione speciale dei suoi Jeroboam per celebrare il passaggio al nuovo millenio viene nominata come miglior Jeroboam dell’anno, creata solo in 220 esemplari numerati.
Nel 2014, Guillaume Vesselle prende le redini dell’attività, perpetuando l’eredità e il know-how ancestrale e aggiungendo un tocco di modernità; ha definito la gamma di Intrepides e ha deciso di seguire le orme del nonno sviluppando l’enoturismo con l’obbiettivo di offrire la migliore espressione di un terroir unico. Come RM e Vignéron Indepandant, firmano ogni fase della produzione dei loro vini, dall’uva allo champagne e li commercializzano loro stessi, impegnandosi per lo sviluppo sostenibile sui loro 18 ettari totali, 9 nella Montagne de Reims 100% Grand Cru e 9 nella Côte des Bars non lontano da Troyes. I vitigni coltivati sono il Pinot Nero per 2/3 della loro produzione totale e lo Chardonnay per il restante 1/3.